Export compliance

Il mercato globale è in continua evoluzione, ed è diventato negli ultimi decenni un contesto sempre più competitivo e complesso, che espone gli operatori economici a rischi e incertezze sempre maggiori e in cui una lunga storia di eccessi e illegalità in ambito affaristico e governativo ha portato all’attuazione di sanzioni legali, nuove prassi di governance e standard di conformità sempre più rigorosi. Nel passato l’attività di Export Control era focalizzata principalmente sul pericolo che i prodotti a duplice uso (Dual Use) venissero utilizzati per scopi illeciti. E se ultimamente le preoccupazioni riguardanti la proliferazione delle armi di distruzione di massa e del terrorismo non hanno fatto che aumentare, sono nate anche serie apprensioni inerenti l’incremento del riciclaggio di denaro “sporco” e del flusso di pagamenti non sottoposti al necessario controllo, e si sono aggiunti ulteriori rischi relativi a violazioni su sanzioni, embarghi e altre misure restrittive dell’esportazione oltre che alle sanzioni di carattere amministrativo e/o penale oggi erogabili nel caso di infrazione delle leggi. E se già dal 2014 la Commissione Europea ha definito delle priorità strategiche nel campo dei Controlli sull’Export, deliberando che gli sforzi compiuti a vantaggio della Compliance devono essere riconosciuti attraverso una certa facilitazione nei controlli e la predisposizione di corsie preferenziali all’interno dei processi di export, il recasting 2019 del Regolamento Dual Use ha incluso definitivamente tra i requisiti necessari per ottenere le Licenze di esportazione l’adozione e la messa in atto di un Programma interno di Compliance specializzato per l’Export. In questo contesto forniamo supporto alle aziende nella gestione e mitigazione del rischio di non conformità durante tutte le fasi del processo di esportazione, nel rispetto di leggi, regolamenti e legislazione e codici di condotta. Il modello, personalizzato sulla realtà del business dei nostri clienti supporta gli obiettivi dell’azienda, identificando contestualmente i confini del comportamento legale ed etico e stabilisce un sistema di gestione dei rischi in un’operazione “estero”